cm. 21 x 12, pp. 302, copertina rigida con sovraccoperta, in buone condizioni.
Ogni romanzo di Leonardo Sciascia Sembra comporsi in una commedia allestita per il teatro della vita. Ci sono grotteschi fantasmi da smascherare, menzogne intrecciate in un copione da decifrare, e l’eterna storia della finzione e della realtà si tesse man mano lasciando emergere la verità in un gioco sottilissimo di ragione, intuizione e immaginazione felice. Da anni questo nostro straordinario scrittore è venuto interpretando alcuni casi misteriosi del nostro tempo in un genere narrativo appassionante. E il romanzo-inchiesta, un racconto che condensa in non più di un centinaio di pagine una vicenda ben altrimenti complessa, di profondo, spesso inquietante significato morale. Nel presente volume sono raccolte quattro di queste famose inchieste. Ci si muove da IL TEATRO DELLA MEMORIA, che ha al suo centro la ricostruzione del celebre caso dello smemorato di Collegno, misteriosa storia di una doppia identità che negli Anni ’30 affascinò gli italiani e lo stesso Pirandello di Come tu mi vuoi. Si passa al vaglio degli ATTI RELATIVIALLA MORTE DI RAYMOND ROUSSEL, indagine sulla morte, avvolta nel dubbio, del noto scrittore francese trovato cadavere in una camera dell’Hotel des Palmes di Palermo. Ritroviamo DALLE PARTI DEGLI INFEDELI, emblematica vicenda della persecuzione contro un vescovo siciliano, ribelle al potere della Chiesa compromessa politicamente. Infine, quarta e ultima tessera del mosaico, L’AFFAIRE MORO, una rigorosa trama di ipotesi sulla tragica fine del leader democristiano, che al suo primo apparire ha suscitato accese polemiche, mentre oggi trova nelle indagini svolte dalla commissione parlamentare d’inchiesta più di una sconcertante conferma. Colmi di indizi contrastanti, bizzarri e insospettabili, questi quattro romanzi-verità si presentano così come racconti polizieschi perfetti, scanditi da una suspense fortissima. Ma al di là dei “giallo”, ci sono la squisitezza letteraria e la passione civile di un grandissimo scrittore che ha aperto una breccia nel muro di omertà e pigrizia morale.