cm. 19 x 12, pp. 400, copertina rigida con sovraccoperta, in buone condizioni.
Questo libro, che raccoglie le testimonianze dei generali sconfitti nelle sei battaglie decisive dell’ultima guerra mondiale, e assai più di un saggio storico proprio perché la cronaca, sostituendo il commento, diventa la storia intesa nel senso vero e moderno. Il significato del volume è raccolto nella constatazione di un principio morale: si può perdere e si può vincere con pari gloria. Qui non si tenta di dimostrare tanto i torti o le ragioni di Hitler che comandava e dello Stato Maggiore che obbediva. quanto la «fatalità» di una sconfitta formata da una serie di vittorie. Il generale Werner Kreipe narra la battaglia per l’Inghilterra; la battaglia di El Alamein viene documentata dal generale Fritz Baverlein: quella di Stalingrado da Kurt Zeitzler, l’invasione della Normandia e ricordata da Bodo Zimmerman; la tragica battaglia di Mosca da Günther Blumentritt e infine il massacro delle Ardenne dal generale Von Manteuffel. Finalmente apprendiamo da questo libro quei fatti che avevamo seguito in tempi drammatici alla radio e nei giornali addomesticati dalla propaganda, e che dovranno subire ignorandone le cause.