cm. 18 x 10,5, pp. 254, brossura, in ottime condizioni.
La bibliografia sul fascismo è ormai vastissima. Ciò nonostante, ancora non è stato affrontato in modo adeguato il problema dei legami profondi tra la storia del fascismo e la storia della società italiana. In questo volume a cura di Guido Quazza (professore di storia contemporanea nell’Università di Torino), si sottolineano i limiti delle interpretazioni del fascismo che mirano a descriverne i tratti quasi esso fosse un fenomeno storico assolutamente autonomo e non, invece, il prodotto, sia pure dotato di suoi tratti originali, dell’incontro e dello scontro delle «forze» economiche, sociali e politiche maturate nel corso della storia dell’Italia liberale. Un giudizio adeguato della storia del fascismo non è oggi possibile senza immergerla nella storia d’Italia. Soltanto così facendo, i caratteri di continuità emergono con tutto il rilievo che è necessario a intendere quella sopravvivenza di strutture economiche, di comportamenti sociali, di istituzioni e gruppi politici che non sarebbe altrimenti spiegabile ad oltre un quarto di secolo dalla fine della lotta di liberazione. L’analisi dell’atteggiamento del potere economico dell’esercito, della magistratura, della Chiesa e della cultura di fronte al fascismo viene condotta in questo volume con la consapevolezza che essa costituisce la premessa necessaria a una più penetrante intelligenza del suo presente.