cm. 24 x 17, pp. 306, brossura, con dedica autografa di uno degli autori, in ottime condizioni.
Il presente lavoro nasce dalla necessità di valorizzare la figura di Diego de Henriquez, noto collezionista triestino ma soprattutto prezioso testimone del suo tempo. Ne recupera le fondamentali informazioni contenute nei 287 diari, fittamente scritti a mano: una documentazione inedita, ma consultabile, che copre gli anni essenziali e drammatici di un trentennio di storia triestina, dal 1941 al 1974. Sintetizzarne l’opera diaristica e quasi impossibile: essa va considerata come un’enorme miniera di notizie, la quale può costituire lo spunto per approfondimenti storici. ln tale contesto questa pubblicazione vuole sopperire al silenzio che, francamente, e parso inaccettabile su una fonte documentale di tale entità e di tale obiettivo valore. L’eccezionalità dell’attività informativa e collezionistica di de Henriquez e da ricercare nella sua capacita di ottenere, in qualsiasi situazione e sotto qualunque bandiera, l’appoggio quasi incondizionato di testimoni, di istituzioni, di enti e di amministrazioni pubbliche. Spirito eclettico, dalle mille risorse, dedica la sua esistenza, investendovi il proprio patrimonio personale, alla costituzione di un Museo di Guerra per la Pace. Ossimoro che si adatta all’intento del suo ideatore, quello di distogliere il mondo dalla guerra collezionandone gli strumenti di distruzione. Il testo e corredato dalle inedite fotografie di Tullio Mayer, un giovane adolescente all’epoca degli eventi trattati, che le ha messe a disposizione del presente lavoro.