Caratteristiche e condizioni:
cm. 24 x 17, pp. 258, brossura, in condizioni molto buone.
Contenuto:
Isabella Teotochi Albrizzi – la Temira cantata dal Pindemonte, la Laura della prima stesura dell’Ortis del Foscolo fu una delle donne più ricche di brio e più ammirate della sua epoca. Il Cesarotti, il Canova, il Byron, Walter Scott, lo Chateaubriand e il Vivant Denon (“padre” del Louvre) furono tra i più assidui frequentatori del salotto veneziano e della villa sul Terraglio di questa donna che univa bellezza, fascino, cultura e spregiudicatezza.
Se la letteratura italiana la ricorda come autrice di vari scritti – Opere di scultura e di plastica di Antonio Canova, Vita di Vittoria Colonna, le Prose Varie e i Ritratti – molti degli aspetti della sua vita erano ancora sconosciuti.
In quest’opera viene ripercorsa e ricostruita l’intera vita di Isabella. Vi è inoltre un’attenta ricostruzione della storia della Villa Albrizzi-Franchetti, a iniziare dallo splendido parco secolare, vera “perla del Terraglio”, nei cui viali passeggiarono il Foscolo, il Pindemonte, il Cesarotti, il Canova e il Denon.