Caratteristiche e condizioni:
cm. 22 x 14, pp. 220, brossura, in buone condizioni.
Contenuto:
La difficoltà principale che deve affrontare un organismo come il Teatro popolare italiano è forse quella del repertorio. Scegliendo Adelchi di Alessandro Manzoni, si è scelto il risultato meno insoddisfacente nella storia del nostro teatro drammatico moderno, che non offre testi migliori di questo e insieme popolari, o almeno scritti per l’intera collettività nazionale. Ed è pacifico che dei numerosissimi scrittori italiani di tragedie e drammi, operanti nel periodo fra Alfieri e Pirandello, nessuno ha resistito meglio al tempo.
Questo primo “Quaderno” è dedicato dunque alla tragedia manzoniana, riportata qui non solo nel testo ma anche nelle note storiche di cui l’Autore volle corredarla. L’inquadramento critico generale è stato chiesto a Natalino Sapegno, e l’illustrazione dello spettacolo realizzato dal TPI, al regista, allo scenografo e al musicista che lo hanno firmato, vale a dire Vittorio Gassman, Luciano Damiani e Fiorenzo Carpi. Singoli punti di vista sull’attualità dell’opera manzoniana sono esposti in note critiche marginali da Giorgio Prosperi, Sandro De Feo e Luciano Codignola. In appendice, diamo la prima traduzione di una lezione di Bertolt Brecht sul Coriolano di Shakespeare. Si tratta di un brano che ci è parso particolarmente adatto a questo “Quaderno”, in quanto tocca il problema del teatro storico.