cm. 22 x 14, pp. 356, brossura con sovraccoperta, in buone condizioni.
Louis Althusser è già noto al lettore italiano sia per la recente pubblicazione di una raccolta di saggi (Per Marx) sia per il contributo apparso sulle più note e qualificate riviste marxiste italiane. Tanto più importante è dunque la pubblicazione di questi Studi sul Capitale, in quanto oltre che a chiarire le precedenti posizioni espresse dal filosofo marxista francese, essa si inserisce in modo diretto nella attuale situazione della ricerca marxista. Il volume, come è noto, è il frutto di un seminario sul Capitale: da questo punto di partenza, il lavoro di Althusser e di Balibar tende a dimostrare come il marxismo sia una teoria il cui problema fondamentale è quello di rendere conto delle formazioni teoriche apparse in un contesto storico determinato: di qui il fondamentale discorso sulla periodizzazione della produzione marxiana, sulle Opere della Rottura, come momento fondamentale del passaggio del pensiero marxiano dalla critica (istanza centrale del discorso sull’uomo assunto come metro di giudizio per i fenomeni storico-sociali) alla scienza (assunzione dei rapporti di produzione come unità di misura). L’opera che sancisce definitivamente il passaggio è dunque Il Capitale frutto dell’intreccio del metodo ipotetico-deduttivo, ossia del metodo scientifico classico (dell’economia classica e soprattutto di Ricardo) e del metodo dialettica che garantisce la possibilità del superamento della chiusura (nel senso di copertura) di un campo d’indagine cui l’impiego del solo metodo classico conduce.