cm. 21 x 15, pp. 120, brossura, in ottime condizioni.
Con interpretazione esoterico-spirituale di F. Vascellari
È questa un’interpretazione completamente nuova ed insolita dell’Apocalisse, tutta interiorizzata, tutta volta allo studio di una «fine del mondo» individuale. L’Albero Sephirotico, quale glifo sintetico universale del macrocosmo e del microcosmo, è applicato ad ogni frase del Testo Sacro.
Le sette Città, i sette Sigilli, le sette Trombe, le sette Coppe ripetono a diversi livelli o stati di coscienza le esperienze inerenti alle sette Sephiroth o Chakras attive nel piano della manifestazione visibile umana, ed i ventidue capitoli si palesano a poco a poco come le successive tappe suggerite dal Maestro Giovanni ai suoi discepoli per aiutarli a percorrere I’Iter Iniziatico.
L’autore presuppone che il Libro Sacro sia soprattutto una guida pratica alla Reintegrazione e come tale vada inteso nel suo simbolismo: come qui, nel l’Apocalisse, partendo dalle sette comuni Città, di strutta Babilonia, si può giungere alla Gerusalemme Celeste, allo stesso modo nell’esperienza individuale esoterica, partendo dall’uomo comune, rettificato nelle sue sette qualità costitutive, si giunge alla formazione dell’Uomo Reale, cioè del Saggio, del Santo, dell’Iniziato.