cm. 28 x 21, pp. 314, brossura, in ottime condizioni.
Rileggere oggi le esposizioni del sindacato artistico fra le due guerre non soltanto offre soddisfazioni interne a una miglior conoscenza storiografica del tessuto reale della cultura artistica italiana del tempo, ma pone anche questioni tutt’altro che remote sulla possibilità di rapporto fra attività creativa e promozione statale di questa, pur offrendone esempi di prospettive più che di soluzioni, sulle quali tuttavia vale la pena tornare a riflettere, rispetto al sostanziale fallimento d’un tale rapporto dal secondo dopoguerra a oggi.