cm. 24 x 17, pp. 102, copertina rigida con sovraccoperta, annotazioni e sottolineature a penna rossa, per il resto in condizioni molto buone.
“L’occhio curioso del visitatore attento può ammirare sui tetti di Venezia delle terrazze pensili, in legno o in ferro, sulle quali i veneziani si recano da sempre per stendere il bucato, per prendere il fresco o per godere del panorama: sono le altane.
Anche in queste strutture Venezia “viene da lontano”, dal Duecento e dal Trecento, quando le altane somigliavano più a dei poggioli chiusi, i liago, sporgenti fuori dalle case.
Le autrici di questo volume ripercorrono la storia delle altane attraverso i documenti di archivio e le antiche memorie, ma soprattutto attraverso un ricchissimo percorso di immagini da Gentile Bellini, Mantegna e Carpaccio, a de’ Barbari, Carlevarijs, Canaletto, fino al Serlio, allo Zompini, al Pividor, il tutto alternato ad immagini delle altane che esistono ancora in città, fino alle più recenti esperienze di edilizia contemporanea.
Così nel libro “attraverso campi lunghi e primi piani, scorrono delle vere e proprie sequenze visive intelligentemente montate e commentate” in modo da far concretamente cogliere al lettore, parallelamente al discorso storico-archivistico, anche i significati di questo “umile” manufatto.”