cm. 18 x 10,5, pp. 188, brossura, in ottime condizioni.
Nella fase della transizione verso il socialismo, è compito delle forze rivoluzionarie definire gli strumenti teorici autonomi e originali per l’interpretazione della realtà, e al tempo stesso ricomporre una visione d’insieme capace di tenere conto anche degli elementi caratteristici della vecchia formazione economico-sociale, e di farli propri. Tra questi due poli, della «scissione» e della «ricomposizione», Badaloni sviluppa la propria analisi del marxismo di Gramsci: «nella fusione di questi due elementi consiste il più efficace strumento antirevisionistico che il marxismo occidentale abbia forgiato». Ma che cosa significa questa fusione? Quali insegnamenti ci trasmette? Come è stato ripensato il messaggio di Gramsci? Questi interrogativi si risolvono in una ricognizione delle fonti del marxismo gramsciano (Labriola, Sorel, Lenin), e in una scomposizione dei suoi elementi costitutivi, che aprono la via a una nuova lettura di Gramsci aderente alla realtà attuale.