cm. 29,5 x 21,5, pp. 432, copertina rigida con sovraccoperta, in ottime condizioni.
Della pittura di De Pisis si è scritto molto: mancava però una monografia che illuminasse, in modo esauriente e nuovo, tutta l’attività del pittore: la cui fama, alta ormai negli anni immediati del secondo dopoguerra, subì un improvviso e ingiusto declino dopo la morte dell’artista. Era sorto così il mito, diffuso fino a diventare luogo comune, che De Pisis fosse un pittore facile, legato sol tanto ai riverberi dell’impressionismo, quasi un ritardatario pronto a ripetersi. Guido Ballo, che sull’arte italiana moderna è uno specialista ormai noto anche all’estero per i numerosi saggi tradotti in molte lingue, ha ripreso in esame, con rigore filologico e critico, tutto il linguaggio di De Pisis, accostandosi alle fonti e ritrovando le opere esposte nelle più importanti rassegne: dalla prima formazione ferrarese all’ultimo periodo di Villa Fiorita, quando il pittore, pur essendo ammalato, eseguì ancora alcuni capolavori.