cm. 18 x12, pp. 90, brossura, firma al piatto, in condizioni molto buone.
Da molti mesi ormai continua a Viterbo il processo per i fatti di Portella della Ginestra, dove il 1° maggio 1947 vennero assassinati pacifici lavoratori siciliani riunitisi per celebrare la loro festa. Gli esecutori diretti della strage sono sotto processo presso la Corte d’Assise di Viterbo. Ma quali sono i mandanti diretti e indiretti?
Quanto il processo di Viterbo contro Pisciotta ed altri membri della banda Giuliano ha rivelato all’opinione pubblica dimostra l’incontestabile responsabilità di uomini che occupano posizioni di rilievo nella Polizia, nell’Arma dei Carabinieri, e persino nel Governo, per le gesta del banditismo siciliano.
Si tratta di fatti che hanno profondamente colpito ogni cittadino italiano onesto, e l’ondata di indignazione è stata tale da spingere un gruppo di parlamentari di maggioranza a votare, al Senato della Repubblica, contro il Ministro Scelba, principale responsabile degli scandali, dopo precise accuse provenienti dall’Opposizione.
Il Ministro dell’Interno si è salvato per pochi voti ed è ancora in carica, ma lo sdegno che si manifesta ormai in tutti i settori dell’opinione pubblica continua ad aumentare, ed egli si trova sempre più isolato.
Riteniamo utile riportare qui i discorsi alla Camera e al Senato di tre tra i più autorevoli ed eminenti parlamentari dell’Opposizione: i comunisti Gallo e Li Causi, e il socialista Basso. La documentazione che essi presentano a sostegno delle loro precise accuse contro Scelba e il governo deve essere conosciuta da quanti hanno a cuore il buon nome delle nostre istituzioni, l’avvenire e la tranquillità sociale della Sicilia e dell’Italia.