Caratteristiche e condizioni:
cm. 22,5 x 14, pp. 312, brossura, in ottime condizioni.
Contenuto:
“Il mito della monogamia” di David P. Barash e Judith Eve Lipton esplora la monogamia da una prospettiva scientifica e culturale, mettendo in discussione l’idea che essa sia una condizione naturale per la maggior parte degli animali, compresi gli esseri umani. Gli autori rivelano che, contrariamente alla credenza comune, l’infedeltà è molto diffusa nel regno animale, anche tra specie ritenute “monogame”. Questo comportamento è radicato in pressioni evolutive che promuovono la diversità genetica e il successo riproduttivo.
Per quanto riguarda gli esseri umani, Barash e Lipton sostengono che la monogamia è più un prodotto culturale che una predisposizione biologica. Sebbene la società abbia adottato la monogamia per ragioni come la stabilità familiare e la certezza della paternità, biologicamente sia uomini che donne potrebbero essere inclini a cercare più partner. Le donne, ad esempio, potrebbero farlo per aumentare la probabilità di fertilità e migliorare la qualità della prole. Nonostante queste tendenze biologiche, gli autori sottolineano che la monogamia rimane una scelta valida, resa possibile dall’evoluzione culturale, che consente agli esseri umani di superare le loro inclinazioni naturali e di scegliere la fedeltà.
Il libro si distingue per il modo in cui combina rigore scientifico e narrazione accessibile, utilizzando l’umorismo e un’analisi critica per esplorare un argomento complesso e spesso controverso. Barash e Lipton non solo mettono in discussione le convenzioni sociali, ma invitano anche a riflettere su come la monogamia, pur non essendo la norma biologica, possa rappresentare una scelta significativa e soddisfacente nella vita di coppia.