cm. 22 x 14, pp. 198, copertina rigida con sovraccoperta, in ottime condizioni.
Il 28 agosto 1944 nel campo di concentramento di Buchenwald morirono 17 internati e tra questi tale Frau von Weber
del settore “internati speciali”, baracca 15. L’anno prima due ufficiali della Gestapo avevano tradotto nel lager della
Turingia una donna sui quarant’anni per la quale esibirono un ordine d’internamento firmato personalmente da
Himmler. Nel documento la prigioniera era indicata come “Prinzessin Mafalda von Hessen geborene Prinzessin von
Savoyen” e come tale venne registrata all’anagrafe di Buchenwald. Ma qualche giorno dopo questi dati vennero
precipitosamente cancellati dai registri del campo. Ordini perentori pervenuti direttamente da Hitler imposero che si
mantenesse celata a tutti la sua vera identità e il suo rango. Mafalda d’Assia, principessa di Savoia, figlia secondogenita
del re d’Italia Vittorio Emanuele III, divenne così Frau von Weber. E fu sotto questo nome fittizio impostole dai nazisti
che la principessa reale italiana visse e morì a Buchenwald. Questo libro è l’accurata, puntigliosa, appassionante
ricostruzione dell’ultimo anno di vita di questa donna cui essere nata figlia di re valse soltanto morire come figlia di
nessuno: dal 28 agosto 1943, giorno in cui senza saperlo mosse il primo passo sulla strada di Buchenwald, fino al 29
agosto 1944, quando nel cimitero delle SS di Weimar fu apposta sulla sua tomba l’epigrafe “Donna sconosicuta”