cm. 22,5 x 24,5, pp. 192, copertina rigida con sovraccoperta, in ottime condizioni.
Di fronte a una produzione così ricca e multiforme e anche così contraddittoria come quella di Josef Hoffmann, che fu certo il massimo esponente del Viennese Taste, l’immediata tentazione è quella di sovrapporre alla ricerca delle coincidenze, la curva dell’itinerario artistico di questo architetto alla mappa delle vicende politico-culturali della Finis Austriae; quella per intenderci, dei Kraus e dei Loos, dei Rilke e degli Hofmannsthal, dei Freud e degli Schnitzler, dei Klimt e degli Schiele, dei Mahler e degli Schönberg. Tuttavia, la coordinata geo-storica, pur preliminarmente fondamentale, non può illustrare da sola la specificità di una siffatta biografia artistica. Hoffmann fu un architetto di respiro quantomeno europeo e visse attivamente almeno tre stagioni della storia dell’architettura: l’art nouveau, il proto-razionalismo e l’art déco.