cm. 24 x 17, pp. 278, brossura con sovraccoperta, dedica dell’autore all’occhietto, in ottime condizioni.
Oggi ancora, per la prospettiva del tempo, al confine tra cronaca e storia, i dieci anni triestini, lungo i quali si svolse il travaglio che doveva restituire la città alla Patria, non hanno trovato una descrizione ed una interpretazione critica. Questo libro vuole rappresentare un contributo all’opera che, in questo senso, non potrà non far perno sulla conoscenza dell’attività e carattere di uno dei suoi maggiori protagonisti: il sindaco triestino degli anni difficili, l’ing. Gianni Bartoli. Dagli archivi e dalla memoria di chi in quegli anni ebbe con lui quotidiana consuetudine di lavoro è uscita questa raccolta che ad altro non aspira se non ad essere documentaria avendo rinunciato a stretti fili conduttori, come ad ogni ambizione di raffinamento letterario che sarebbe andata a detrimento del più prezioso, in questo caso, rispetto alla verità di quei giorni. A quanti poi quei giorni vissero, il libro serberà un’altra sorpresa, sperimentata anche da chi ha raccolto le pagine: la sorpresa di una e più profonda comprensione di quanto allora accadde e soprattutto di quanto sarebbe potuto accadere se solo, in certi momenti drammatici, la condotta degli uomini responsabili e in particolare del sindaco, fosse stata diversa da quella che fu e della cui giustezza allora alcuni dubitarono. Da tutto questo, infine, esce profondamente scalfito il cliché di uomo d’impulsi e di emozioni che circondò in quei tempi Bartoli e che alla prova del tempo rivela la sua inconsistenza, mentre il popolo e la città che in quest’ora hanno funzione di coro, vedono esaltata ancora una volta la loro eroica generosità, la loro granitica compattezza nei momenti della lotta e del pericolo, quando la bandiera italiana del Comune era per Trieste e per l’Italia tutt’uno col sindaco Bartoli.