cm. 22 x 16, pp. 316, brossura, in buone condizioni.
L’architettura gotica non nasce nel vuoto: legata inestricabilmente ad un particolare momento storico, ne riflette non soltanto gli ideali religiosi o estetici, ma pure la dinamica economica, le tensioni produttive e addirittura le trasformazioni naturali ed ecologiche. Ogni singolo elemento architettonico può anzi essere visto come una precisa risposta alle pressioni, non sempre favorevoli, di un ambiente in continuo mutamento, dove tutto è legato con tutto e dove quindi, ad esempio, la notevole crescita della popolazione rurale procede di pari passo con un aumento della produttività agricola, ma pure, contemporaneamente, con un progressivo restringimento dello spazio boschivo e con una drammatica penuria del legname. Il maitre d’oeuvre medievale deve rispondere a questa molteplice sfida ambientale, ideando sempre nuove soluzioni tecniche che gli permettano di economizzare il legname e di ridurre al minimo, quindi, l’uso di opere provvisorie (centine, impalcature ecc.) e di alleggerire al massimo la costruzione. Analizzato a fondo nelle sue complesse relazioni e connessioni con il contesto storico-geografico del tempo, lo stile «gotico», in tal modo, verrà configurandosi meno come una astratta scelta di gusto che come una concreta strategia di costruzione, particolarmente integrata e rispondente alle solle citazioni ambientali: apparirà insomma come un’architettura, nel senso più pieno e più ricco del termine, ecologica.