Favetta, Bianca Maria LA CERAMICA TRIESTINA – I ediz., Giacometti 1966
cm. 24,5 x 18, pp. 128 + tavv. f. t., copertina rigida con sovraccoperta, in ottime condizioni.
Nello scorso marzo si è inaugurata presso il Civico Museo Sartorio di Trieste la sezione della ceramica, riunendo in quattro sale quanto era disperso in varie collezioni comunali della città. Era il primo passo verso il riordinamento delle raccolte d’arte del Comune, ma è stata anche l’occasione per dar valore – fra i molti buoni pezzi italiani e stranieri dal XV al XIX secolo – a una ricca serie di prodotti delle fornaci locali del Settecento, quella «ceramica triestina» che è poco nota persino fra gli specialisti. Questo libro è nato dall’amorosa cura di chi ha ordinato la collezione del Museo e si è accorta che, alla fine, accanto alla vasta bibliografia sulle officine italiane notissime o solo note, poco o nulla c’era per la ceramica di Trieste e si doveva cominciare da quell’indagine di archivio, che è sempre necessario sostegno alla storia dell’arte. E questa è stata fatta coscienziosamente, ritrovando dati e date, spesso tanto legati alla vita fervida della città nell’ultimo Settecento, da esser parte della storiografia locale, con note gustose e interessanti, che l’Autrice non ha mancato di cogliere. La ricerca, partita dalla raccolta civica, si è estesa ad altre collezioni cittadine, come quella della Fondazione Scaramangà e di privati, e alle raccolte pubbliche italiane e straniere, ritrovando una tipologia ben definita e costituendo un «corpus» di questa malnota ceramica triestina, che si confida si possa dire quasi completo.