cm. 22,5 x 14,5, pp. 386, copertina rigida con sovraccoperta, lievi tracce d’uso, in buone condizioni.
Nell’attuale momento di rinnovamento e di riflessione critica della psichiatria italiana, quest’ampia raccolta di saggi di Ludwig Binswanger, pubblicati per la prima volta in Italia nella loro versione originale a cura di Ferruccio Giacanelli, trova una particolare collocazione. La Daseinsanalyse o antropoanalisi ha già arricchito il bagaglio culturale dei giovani psichiatri italiani soprattutto attraverso l’opera di Danilo Cargnello, che fin dal 1947 ne proponeva, in un’attenta lettura, gli enunciati fondamentali.
Proprio per gli studi di carattere antropoanalitico, Binswanger è, da noi, maggiormente noto. Ma, come ha notato Ervin Straus, « la passione e la produzione scientifica di Binswanger si sono alimentate a due fonti: come clinico si è occupato di problemi psichiatrici quali la fuga delle idee, le fobie, la stramberia; come filosofo del problema della psichiatria, vale a dire della fondazione teoretica della psichiatria come scienza. »
I saggi raccolti nel presente volume testimoniano soprattutto di questo secondo aspetto della teoria binswangeriana.