cm. 20,5 x 13, pp. 238, brossura, poch scritte a penna ed alcune sottolineatura a matita colorata, complessivamente in buone condizioni.
Contro ogni tipo di aristocrazia culturale, cosí come contro ogni forma di regime borghese, Boal oppone qui la sua idea di teatro come lavoro collettivo: che non è, nell’America latina, l’equivalente di analoghe esperienze europee, francesi o polacche o anglosassoni o danesi che siano. È l’autentica necessità di un lavoro di gruppo, è l’esigenza di testi legati alla realtà unita all’effettiva carenza di copioni popolari, è ancora la volontà di legare la storia nazionale alla cronaca odierna, come a dire l’invasione di Pizarro e il monopolio USA delle banane. È, ancora una volta, l’unica maniera, in Brasile e altrove, di essere gramscianamente nazionali e popolari insieme.