cm. 18 x 11, pp. 428, brossura, in ottime condizioni.
Se è vero che gli scrittori si dividono in due categorie, quelli che muoiono durante la vita e quelli che vivono dopo la morte, certo Michail Bulgakov appartiene alla seconda. Infatti dal giorno della sua morte, avvenuta il 10 marzo 1940, la sua fama è andata crescendo continuamente. Il suo primo romanzo, e l’unico pubblicato mentre era in vita, fu «La guardia bianca», una struggente, delicata e epica storia che rievoca la terribile guerra civile durante la rivoluzione. A Kiev la situazione è complicata dagli occupanti tedeschi che hanno insediato un presidente fantoccio, mentre nelle campagne infuria la rivolta dei contadini nazionalisti capitanati dal misterioso Petljura. I fratelli Turbin – il medico Aleksej, la rossa Elena e il liceale Nikolka – si sforzano, pur nel recente dolore della morte della madre e nella difficoltà del momento, di continuare a vivere secondo le illuminate e dolci tradizioni familiari. Alcuni amici ne condividono i sentimenti e la fedeltà agli antichi ideali. La tempesta della storia porta un turbine insensato di distruzione e di morte che travolge i singoli. ma gli individui si sforzano di riaffermare in sordina i diritti del sentimento e della vita. Da questo romanzo, che piacque particolarmente a Stalin, Bulgakov trasse una commedia dal titolo I giorni dei Turbin, che ebbe grande successo negli anni Venti.