cm. 24 x 17, pp. 122, brossura, in ottime condizioni.
Irrequieto, instancabile, sempre curioso, Burton si dedicò con lo stesso zelo a “esplorare” i territori attorno al suo consolato che ad intraprendere i viaggi intercontinentali. Tutto lo interessava: l’archeologia, la storia, le credenze, i costumi e le usanze, le curiosità ed i misteri, senza pure tralasciare l’economia. Ha lasciato, tra i tanti, scritti sul porto di Trieste, sui castellieri e sulle rovine preistoriche dell’Istria, sulle scoperte antopologiche in Ossero, sulle visite in Dalmazia. Il suo “paper” – come lo definì – sulle “Terme di Monfalcone” fu pubblicato esattamente a metà della sua permanenza di 18 anni a Trieste. È più di un articolo, meno di un libro, molto più vivace di un rapporto consolare. Oltre a descrivere le terme stesse, la loro storia e la loro situazione attuale, Burton ci fa fare il viaggio da Trieste e ritorno, con un occhio sempre aperto sui fatti curiosi, spesso dimenticati al giorno d’oggi.