cm. 19,5 x 11,5, pp. 324, brossura, in condizioni molto buone.
Raccolti qui perla prima volta in volume, una quarantina di saggi di Italo Calvino, degli anni tra il 1955 e il 1980, tra i quali «Il midollo del leone», «Il mare dell’oggettività», «La sfida al labirinto» e alcuni inediti. ln essi lo scrittore cerca di mettere in ordine le sue letture, le sue preferenze, le sue antipatie, i suoi progetti. L’orizzonte culturale cambia più volte intorno a lui: dalla «letteratura impegnata» del dopoguerra alle esperienze dell’avanguardia internazionale, dalle filosofie della storia alla linguistica e alle «scienze umane», dal «rigore» al «desiderio». ln questo scenario in movimento, seguiamo l’itinerario di qualcuno che cerca di capire e che non è mai completamente soddisfatto dei suoi tentativi di sistemazione. Allargando continuamente il suo angolo visuale per comprendervi gli aspetti che ne restavano più lontani, Italo Calvino vuole continuare a decidere volta per volta i suoi si e i suoi no, di fronte a una realtà sempre più difficile da padroneggiare. L’immagine-chiave del libro è forse quella che troviamo in uno scritto degli Anni Sessanta: un programmatore in camice bianco al terminale d’un circuito elettronico cerca di sfuggire all’angoscia dell’Innumerabile e dell’inclassificabile riducendo tutto a diagrammi geometrici, a combinatorie d’un numero finito d’elementi; ma intanto, alle sue spalle s’allungano le ombre dei fantasmi d’una storia e d’una natura umane che non si lasciano esaurire dalle formule di nessun codice.