cm. 18 x 11, pp. 238, brossura, in ottime condizioni.
Quando, nel 1927, fu pubblicato Ma che cosa è quest’amore?, il successo per il giovane autore (nato a Roma nel 1899) fu immediato e dilagante. Giuseppe Ravegnani scrisse allora: «Sotto la faccia franca di Campanile s’intravvede quella di Jerome… Noi a poco a poco impariamo a ridere con un gusto tutto nuovo e saporito di cui non ignoriamo i rapporti con la scaltrezza dell’intelligenza». A cinquant’anni di distanza, a testimonianza di una straordinaria vitalità e «modernità», Carlo Bo definisce l’opera di Campanile «un classico del Novecento». Campanile, infatti, non è soltanto l’umorista dalla comicità irresistibile delle situazioni e delle mille trovate, dei tipi assurdi, delle donne fantastiche, del sorprendente intreccio galante di Ma che cosa è quest’amore?, ma anche il creatore di una tecnica narrativa e teatrale originalissima.