17 voll., cm. 23,5 x 15,5, copertina rigida, in condizioni molto buone.
La Ditta Pomba, a cui successe la nostra Unione, nel 1838 cominciava a pubblicare la STORIA UNIVERSALE di Cesare Cantà. In questo ormai mezzo secolo, quanti avvenimenti cambiarono non solo l’assetto dell’Italia nostra e di tutta Europa, ma le condizioni politiche e civili, il modo di pensare e di vedere, le opinioni, fin quasi le idee di moralità! Scienze nuove sorsero, tutte ebbero un meraviglioso incremento; invenzioni capitali posero al servizio dell’uomo portentose energie; distruggendo le distanze, avvicinarono gli uomini e le nazioni.
Dopo l’edizione del 1862, compita nel maggior fermento politico, economico, scientifico, noi avevamo creduto che, in quella pur tanto efficace bufera, e nella sostituzione del giornale al libro, dell’opuscolo ai volumi, dello scetticismo all’entusiasmo, del voler divagarsi al volere imparare, sarebbe perito anche questo così lungo, pensato, austero lavoro. Ma ci sono libri che hanno il tempo di aspettare, e noi ci trovammo a consumare l’intera edizione, mentre altri ne facevano gli stranieri, anche illustrate e accresciute. Principalmente ci mosse l’esempio della Casa Didot di Parigi, che ora appunto pubblica di nuovo questa Storia, con l’attenzione e le giunte dell’autore. Risolvemmo pertanto di intraprendere la nostra decima edizione.
Egli chiese che qui ripetessimo l’indirizzo ai giovani, da lui posto nelle precedenti edizioni, e noi lo compiacemmo anche perché sembrerebbe una risposta ad attacchi di oggi, se non fosse stampato da 35 anni.
Quanto a noi, se abbiamo potuto esitare 30,000 copie dell’Opera quando avevamo la concorrenza delle contraffazioni, abbiamo ragione a ripromettercene di meglio ora, che la famiglia italiana, felice di trovarsi riunita, e sperando di rendersi robustamente pacifica e rispettata, ha bisogno di formare la gioventù a studi seri, alla schietta indagine del vero, alla prudente libertà di pensiero, di credenze, di atti; alle feconde lezioni del passato, al confortante spettacolo dell’umanità che, fra i disastri più gravi, procede incessante alla conquista della verità e della giustizia.