Caratteristiche e condizioni:
cm. 21 x 16, pp. 298, brossura, in ottime condizioni.
Contenuto:
La politica razziale fascista e nazista si trovò di fronte al problema dei “misti”, gli ebrei sposati ad “ariani” e i loro discendenti: tracciare una netta linea di separazione, come cercarono di fare i teorici della razza, si rivelò in questo caso impresa difficile, che investiva aspetti giuridici, economici, politici, religiosi e militari.
La questione dei matrimoni misti assunse caratteristiche peculiari nei diversi paesi d’Europa in relazione alle differenti condizioni geografiche e storiche di ciascuno stato: alle incertezze nella legiferazione corrispose la diversità della sorte che ciascuno dei perseguitati ebbe a subire, anche in relazione al momento, al luogo e all’autorità che lo identificò. Anche la reazione, o la passività, dell’opinione pubblica ebbe un peso rilevante, in Germania come nei territori occupati. Vi furono coniugi e figli di matrimonio misto lasciati liberi; altri, catturati, non furono liberati e vennero invece condotti alla morte; altri ancora, che fino all’ultimo erano stati dichiarati non deportabili, partirono con l’ultimo convoglio. La complessità e vastità del piano di distruzione nazista finì col toccare anche quelli che si credevano al sicuro, sia pure sulla linea di confine che distingueva chi era degno o no di vivere.