2 voll., cm. 21,5 x 15,5, pp. 938 + 978, copertina rigida con sovraccoperta, in ottime condizioni.
Dal vol. I:
Autentico monumento della storiografia contemporanea, la grande ricerca che Edward H. Carr va dedicando alla Russia sovietica, si arricchisce di un nuovo, essenziale capitolo, entra nel cuore della vicenda, quegli anni 1924-26 che «rappresentarono una cruciale svolta critica e impressero al regime rivoluzionario, nel buono e nel cattivo, la sua direzione decisiva». La scena è quella dell’«interregno» aperto dalla scomparsa di Lenin. Su di essa si battono per la leadership del paese Zinov’ev, Kàmenev, Bucharin, Trockij e Stalin, colti dal Carr in una serie di incisivi ritratti. Accanto ai protagonisti, i problemi che sono al centro della vita politica ed economica: l’industria, l’agricoltura, la scuola, le trasformazioni della classe operaia, il dibattito sulla letteratura, i rapporti con la Terza Internazionale, l’ampliarsi della burocrazia che giunge a controllare completamente il partito e la macchina governativa. Carr conferma in queste pagine le sue doti migliori: la capacità di cogliere il dato importante in una sterminata massa di documenti, la profondità dell’analisi, e il suo serrarsi in una sintesi magistrale. Il quarto volume di questa Storia affronterà la politica estera, negli stessi anni 1924-26.
Dal vol.II:
Il presente volume completa e conclude lo studio dedicato al Socialismo in un solo paese, terza sezione della Storia della Russia sovietica di E. H. Carr. Vengono qui esaminati, sulla base di un vastissimo materiale documentario in parte inedito, i problemi di politica estera del nuovo Stato sovietico, caratterizzata negli anni della Nep dalla détente col mondo capitalistico. La prima parte del libro tratta delle relazioni con i grandi Stati dell’Occidente (Francia, Gran Bretagna, Germania), la seconda parte esamina la politica orientale dell’Urss, e il problema-chiave dei rapporti con la Cina e la rivoluzione cinese. Strettamente legata al quadro della politica estera, è la ricostruzione compiuta dal Carr dell’attività del Komintern e dei partiti che ad esso facevano capo. Le relazioni con i partiti comunisti stranieri rappresentano una parte essenziale nella strategia difensiva dell’Urss in questi anni. Movendo da tale considerazione il Carr studia perciò particolareggiatamente le vicende interne dei singoli partiti e giunge a darci il quadro fino ad oggi più completo della storia della Terza Internazionale.