cm. 30,5 x 21, pp. 292, brossura, in ottime condizioni.
Il visitatore di questa mostra si porrà varie domande, quesiti intellettuali soprattutto di tipo storico e non solo, e tuttavia la stessa mostra nella sua complessa articolazione potrà fornirgli risposte plausibili, eppure alcuni dubbi sussisteranno e. credo, salutari. perché è sorte della cultura infittire il dubbio più che scioglierlo. Operazioni culturali siffatte, anche altamente dignitose come questa, possono apparire gratuite e insieme necessarie. E la stessa esigenza di esplorare la storia passata si fonda sulla volontà se non sul gusto. Eppure al passato non si sfugge. ma perché questo passato? Perché far ritornare la vecchia, prolifico e intelligente Imperatrice attraverso oggetti e documenti e dipinti e libri del suo tempo?
Mostre teresiane di gran rilievo si sono tenute in occasione del bicentenario della morte dell’Imperatrice, e soprattutto Vienna ha allestito una rassegna teresiana pressoché esaustiva. ln questa periferia dell’Impero non è che le cose arrivino in ritardo. Tempestivamente a Gorizia l’altr’anno s’è tenuto un contegno storico su Maria Teresa e il suo tempo. Si trattata di pensare la convenienza di una mostra goriziana, di saperla giustificare, di esibirla ai nostri occhi critici e distratti con la forza di una necessità. l validissimi studiosi che l’hanno voluta ed allestita ed illustrata hanno troppe ragioni perché venga accettata, capita, goduta e giustificata. La raffinata ed organica impostazione della mostra conduce il visitatore quasi per mano senza violentare la sua intelligenza, che noi riteniamo sempre vigile e risentita. Scioglierà i suoi dubbi? O ne aggiungerà altri?