Caratteristiche e condizioni:
cm. 21,5 x 23,5, pp. 56, legatura a doppio punto metallico, in ottime condizioni.
Contenuto:
Nel 1989, durante la Convention della International Playing Card Society a Trieste, fu allestita una mostra che ricostruiva due secoli di produzione di carte da gioco nella città, con un’attenzione particolare alla fabbrica Modiano, attiva dal XIX secolo. La mostra del 2024 a Trieste, che conferma la città come centro europeo delle carte da gioco, affianca opere di artisti noti a progetti di giovani grafici. Si evidenziano così due momenti complementari: invenzione e realizzazione.
L’esposizione permette di confrontare progetti non ancora realizzati con opere già prodotte in serie. Si studiano anche le diverse tecniche di riproduzione, dall’incisione originale alle copie seriali, e il loro impatto sul risultato finale. Si esplorano le differenze tra il pubblico interessato alla creazione artistica e quello che si accontenta di un prodotto seriale.
I giovani grafici dell’ISIA di Urbino hanno sfruttato al meglio le possibilità offerte dalle carte da gioco come veicolo di messaggi visivi. Gli otto artisti partecipanti hanno presentato stili diversi, dal segno rigoglioso di Peola a quello evocativo di Pierri, dalle atmosfere narrative di Gaudenzi e Trevisan agli echi rinascimentali di Bonora e Tedeschi, dalla materia dei tarocchi di Folchi all’ironia onirica di Goberti.
L’obiettivo non era fornire un elenco dettagliato delle opere, ma stimolare un interesse duraturo. La mostra è nata dall’entusiasmo di un gruppo di persone legate a Vito Arienti, inclusi gli artisti, Franco Mariani e gli studenti dell’ISIA, che hanno vissuto insieme questa importante esperienza.