cm. 22,5 x 14, pp. 1240, copertina rigida con sovraccoperta, in ottime condizioni.
Lo sviluppo che ha caratterizzato tutti i settori della musica incisa dall’inizio della diffusione del microsolco (1950) ai nostri giorni, creò già agli inizi degli anni Settanta problemi molto complessi anche nel campo delle edizioni complete delle opere liriche. Che si procedesse, per esempio, ad un inventario e ad una classificazione qualitativa dell’enorme materiale: messo in circolazione dalle Case fonografiche in venticinque anni, era un’esigenza che molti da tempo avvertivano, ma alla quale nessuno aveva dato risposta prima del 1976, anno nel quale Rizzoli pubblicò Il teatro d’opera in disco di Rodolfo Celletti, ristampando lo, esauritasi la prima edizione, nel 1978.
Il libro rappresentò qualcosa di veramente nuovo, tanto da essere presto considerato come un «classico». La ragione del suo successo fu soprattutto quella che, pur la sciando spazio alle opinioni di numerosi recensori italiani e stranieri, l’autore passava capillarmente al vaglio le esecuzioni con un rigo re, ma anche con un anticonformismo che rompevano il fronte dei giudizi pavidi, ipocriti e di comodo sul conto di incensati divi della bacchetta e dell’ugola e che divennero un punto di riferimento non soltanto per il pubblico più esigente, ma per vari critici delle nuove generazioni.
Questa terza edizione del Teatro d’opera in disco aggiunge alle precedenti le incisioni di opere complete prodotte tra il 1976 e il 1987, nonché altre del periodo 1950 1975 sfuggite alle ricerche dell’autore nelle prime due edizioni del volume. Il periodo 1976-1987 è stato eccezionalmente fertile sotto il profilo quantitativo ed ha pressoché raddoppiato, rispetto al 1975, il numero delle incisioni di opere complete.