cm. 22 x 14, pp. 1202, copertina rigida con sovraccoperta con cofanetto rigido, in ottime condizioni.
Se Cervantes fa cadere su un pazzo la scelta del suo personaggio centrale allo scopo di garantirsi in tal modo la più gran libertà possibile rispetto alla terribile materia della sua esperienza, di cui sente la sgomentosa vastità e i pericoli (non sol tanto intellettuali), non tarderà ad accorgersi che neanche la follia è veramente libertà; che il suo protagonista, metà savio e metà folle, si trova in un curioso impasse: la follia non lo libera dalla saggezza e la saggezza non lo libera dalla follia, ed è pertanto doppiamente vincolato dai principî dell’una e dalle manie dell’altra. Sancio invece è il terreno vergine su cui non tarda a attecchire il seme dell’intelligenza; la sua disponibilità è pressoché assoluta.
Dall’introduzione di Vittorio Bodini