8 voll., cm. 21,5 x 13,5, brossura, in ottime condizioni.
Pur conservando il titolo tradizionale di Storia della filosofia, Châtelet e i suoi collaboratori hanno inteso fare un’opera radicalmente diversa da un dignitoso e prevedibile manuale. L’intento non è quello di operare una ricostruzione integrale del passato del pensiero filosofico né quello di considerare la filosofia come un settore dello spirito separato dalla vita culturale, economica e politica di un’epoca, ma piuttosto quello di eseguire una selezione che porti in luce i temi e i problemi fondamentali dibattuti nelle varie epoche, non esitando a escludere autori anche di grande fama (come Pascal o Croce) se questi non apportano contenuti veramente nuovi o non sono espressione tipica dei problemi del loro tempo. Châtelet è riuscito a mettere in luce i movimenti di idee e i dibattiti che hanno occupato gli uomini impegnati nella costruzione del mondo e della convivenza umana: cosi dedica un capitolo a Thomas Müntzer (che spiega gli aspetti di rottura sul piano religioso, etico, filosofico e politico della Riforma) e a Galileo Galilei (che ha dato un nuovo volto al mondo fisico e alla Bibbia), o a Freud (che normalmente rimane escluso dai manuali di filosofia), e dedica un intero volume, il settimo, alle scienze sociali (sociologia, etnologia, linguistica, storia, geografia). ln breve, la preoccupazione principale di Châtelet è di vedere cosa sta dietro ai discorsi filosofici, la loro funzione ideologica, il loro significato politico.