cm. 21,5 x 15,5, pp. 358, copertina rigida con sovraccoperta, in buone condizioni complessive.
Se universalmente note sono le crociate in Terra Santa e gli orrori perpetrati hanno dato fama alla Crociata contro gli Albigesi, scarsamente conosciute sono invece le Crociate del Nord-Europa, le guerre condotte per secoli in nome della fede per convertire le popolazioni slave del Mar Baltico. Con questo volume Eric Christiansen colma la lacuna, svelando, quadro dopo quadro, territori nordici ignoti ed epiche vicende sconosciute.
Guidata dai Cavalieri Teutonici attirati sulle rive del Baltico dalla prospettiva di nuove terre su cui imporre la propria signoria, l’espansione dei potentati feudali della Germania settentrionale e dei sovrani scandinavi verso le province baltiche – Estonia, Livonia, Prussia, Curlandia, Semgallia – mascherò le mire colonialistiche con lo scopo della civilizzazione degli slavi pagani e portò col ferro e col fuoco le frontiere della Chiesa di Roma fino alla Lituania e ai confini russi del Gran Principato di Novgorod.
Tenendo costantemente in evidenza gli alterni rapporti fra i crociati e i loro nemici da un lato, e dall’altro le complesse e non sempre serene interazioni fra le forze cattoliche occidentali – in primis la Chiesa e l’Impero – e i Cavalieri Teutonici, Christiansen descrive la Guerra Santa nel Nord Europa e la tormentata situazione storica e politica dei paesi baltici in un’opera che non potrà non ricordare al lettore il clima epico creato da Ejzenštejn e Prokofev nel capolavoro ‘Aleksandr Nevskij’.