Caratteristiche e condizioni:
cm. 21,5 x 14,5, pp. 168, brossura, in ottime condizioni.
Contenuto:
“Frontiere contese a Nord Est. L’Alto Adriatico, le foibe e l’esodo giuliano-dalmata” di Claudio Vercelli, pubblicato da Edizioni del Capricorno nel 2020, esplora la complessa storia dell’Alto Adriatico tra Ottocento e Novecento. Il volume analizza le tensioni nazionalistiche che hanno segnato la regione, concentrandosi sull’irredentismo italiano, il cosiddetto “fascismo di confine” e le politiche di italianizzazione forzata tra le due guerre mondiali.
Attraverso un’analisi storica approfondita, l’autore esamina le politiche di occupazione italiana in Slovenia e Croazia, il trattamento delle minoranze, le persecuzioni contro gli ebrei e i crimini di guerra italiani. Viene inoltre affrontata la fase dell’occupazione tedesca della Zona di Operazioni del Litorale Adriatico, con particolare attenzione alla Risiera di San Sabba, alle deportazioni e alle violenze sui civili.
Un capitolo centrale è dedicato alla questione delle foibe, interpretate sia come tragedia storica sia come simbolo di un conflitto più ampio, e all’esodo delle popolazioni giuliano-dalmate, interrogandosi sulle cause e sulle conseguenze di questa drammatica vicenda. L’opera si conclude con l’analisi del Trattato di pace del 1947, del Territorio Libero di Trieste e del Memorandum di Londra, offrendo un quadro completo delle dispute di confine che hanno interessato il Nord-Est italiano nel XX secolo.
Arricchito da una cartografia realizzata ad hoc, approfondimenti tematici e un ricco apparato iconografico, il libro fornisce uno strumento di conoscenza rigoroso e documentato, lontano da interpretazioni ideologiche.