cm. 19,5 x 13, pp. 622, brossura, in condizioni molto buone.
Irriducibile all‘esotico o al pittoresco di maniera, il grande alveo delle tradizioni popolari – fiabe, leggende, proverbi, canti, ma anche costumi, usi, credenze – cominciò a svelare il segreto della sua perenne rielaborazione, quando l‘Europa acquisì consapevolezza di se stessa nel confronto sconvolgente con il Nuovo Mondo appena scoperto. Da allora, l‘identità culturale europea si cimentò con quanto «di più intimo» potesse racchiudere, ossia il «primitivo a casa propria». Cocchiara risale instancabilmente lungo le infinite diramazioni che da Montaigne arrivano a Tylor, da Vico a Frazer, dai romantici a Pitrè. Accorpa, distingue, illumina genealogie, e soprattutto mette in rapporto la riflessione sul folklore con le correnti filosofiche, scientifiche e letterarie che si sono susseguite. Un lavoro immane, riconosciuto da autorità della statura di Propp ed Eliade e divenuto fin da subito un classico, un‘opera che nel Novecento non ha uguali negli studi sul folklore.