cm. 19,5 x 11,5, pp. 588, brossura, in ottime condizioni.
Il montaggio è considerato una tecnica della letteratura di avanguardia del Novecento. È un pregiudizio: sin dal secolo precedente eruditi tedeschi non certo in vena di modernità usavano raccogliere tutte le testimonianze reperibili sugli «eroi» della cultura borghese e «montarle» in monumentali ritratti. Ma i principi della completezza e della successione cronologica condussero a un risultato inconciliabile con il tradizionale «trattamento» riservato ai classici: la canonizzazione. Presentare le testimonianze dei contemporanei senza operare alcuna scelta censoria né tacere giudizi negativi o addirittura diffamatori significava infatti illuminare l’esistenza del personaggio in tutta la sua contraddittorietà. Il titolo di questo libro si riallaccia volutamente a questa tradizione, ma in esso la parola «colloqui» va intesa in senso fortemente estensivo; sono state accolte testimonianze dei tipi più diversi, tutte quelle in cui incontri personali con Marx ed Engels hanno lasciato una traccia scritta: lettere, memorie, autobiografie, polemiche, resoconti giornalistici. interviste, rapporti e interrogatori di polizia, atti processuali. A distanza di cento anni, questi due uomini non si adattano a nessun canone, si sono scrollati di dosso ogni cliché. l loro ritratti, quali appaiono in questo libro, sembrano lacerati con violenza dalla contesa dei partiti avversi. Dietro ognuna di queste opinioni si nasconde un interesse. Queste testimonianze, oltre a presentare Marx ed Engels da punti di vista poco noti e spesso sorprendenti, testimoniano la notevole continuità degli argomenti addotti da più di un secolo pro e contro il marxismo e i suoi propugnatori. Molte delle controversie tra i grandi fondatori e gli anarchici, i reazionari, i liberali, i socialdemocratici, i conservatori, gli ultrasinistri contemporanei suonano come controversie di oggi.