cm. 21,5 x 16, pp. 316, brossura, firma di appartenenza, in ottime condizioni.
L’interesse verso gli studi di storia del movimento operaio italiano è ampiamente testimoniato dai numerosi saggi e contributi apparsi dal ’45 ad oggi su varie riviste e oggi anche da iniziative di più largo respiro, come il sorgere di riviste specializzate e la costituzione di biblioteche destinate alla raccolta organica di un materiale finora disperso e di difficile consultazione. Nonostante il fiorire di queste lodevoli iniziative che ci auguriamo daranno presto larghi frutti, questi studi sono tuttavia appena all’alba. Si tratta cioè ancora di segnare le prime tracce da percorrere, di fornire gli elementi dell’informazione bibliografica e documentaria, di ricostruire eventi e biografie nei loro dati essenziali: un lavoro che, per stabilire un terreno sicuro su cui si possa basare una salda costruzione storiografica, deve fare largo posto a pubblicazioni di fonti e ad elaborazioni monografiche. A questo scopo tende appunto la presente collana, che ha già presentato con le Lettere a Engels del Labriola una delle fonti più significative e importanti e che offre ora con questo lavoro di Elio Conti un saggio di quei contributi di storia locale che, moltiplicati per quante sono le nostre province, costituirebbero davvero una raccolta fondamentale. Nel caso specifico poi di questo volume, la storia del movimento fiorentino fra il 1860 e l’80 valica assai spesso i limiti di una storia locale, sia perché l’autore ha saputo tener d’occhio, almeno per i momenti essenziali, il quadro più generale del movimento, sia per l’oggettiva importanza che Firenze ebbe come centro dell’attività dell’«Internazionale» anarchica fino alla sua decadenza e scomparsa. L’opera quindi, pur non distaccandosi da una scrupolosa documentazione d’archivio, non mancherà certo di interessare una larga cerchia di lettori.