cm. 28,5 x 23,5, pp. 284, copertina rigida con sovraccoperta, in ottime condizioni.
Ho l’onore e il piacere di presentare questo volume, che dà un’immagine poco nota della Venezia ottocentesca: quella della vita economica e sociale, sottolineando la grande miseria degli inizi, la crisi del porto e delle attività mercantili, la infelice situazione sanitaria. Si aggiunge la descrizione di alcuni aspetti della vita borghese e popolana, attraverso un periodo influenzato non tanto dagli eventi politici e storici, quanto dalle più o meno grandi innovazioni tecnico-scientifiche. Per Venezia in particolare, la cui condizione di vita era stata per secoli l’isolamento, l’avvento del vapore a metà dell’800 segnò con il collegamento ferroviario alla terraferma e con l’applicazione alla navigazione interna, un avvicinamento alle condizioni delle consorelle città di terraferma, che perdurò circa un secolo, fino a quando cioè il grande sviluppo dell’automobilismo, e l’impossibilità della sua penetrazione nell’abitato, determinò una nuova forma di isolamento con l’allontanamento dalla città di gran parte dei suoi abitanti e la massiccia sconvolgente invasione dei turisti. Il rinnovamento verso cui si era avviata Venezia dalla metà dell’800 ne snaturò purtroppo il carattere edilizio e l’aspetto estetico, con il rinnovo di edifici fatiscenti, l’interramento di canali, la costruzione di ponti e fondamenta; ma resistette invece fino agli inizi di questo secolo quel modo di vivere tradizionale, tipicamente veneto-lagunare, che l’autore in questo libro ha saputo validamente descrivere ed illustrare. Come già in altre sue opere riguardanti la marineria dell’alto Adriatico (dalle cui famiglie di armatori egli discende) o nell’illustrazione dei restauri della Basilica di S. Marco (della quale egli fu eccellente Primo Procuratore) l’autore ha saputo raccogliere e far rivivere una documentazione in gran parte inedita, e di presentarla con stile garbato ed avvincente. Tutto ciò è il frutto di molte ore di lavoro consumate negli archivi, nei musei, frequentando collezionisti ed antiquari; sottratte alle cure delle sue numerose, importanti attività marinare e industriali, e fors’anche al sano riposo campestre. Gli siamo perciò vivamente grati per questa rievocazione di un ambiente e di un’epoca che rendeva Venezia assai suggestiva, ed amata dalle persone colte e sensibili di tutto il mondo.