cm. 22 x 14, pp. 404, brossura, in buone condizioni.
Croce esordi come storico della sua città pubblicando nel 1891 un imponente volume dal titolo I teatri di Napoli. Nel 1915, quando ormai era diventato figura dominante della cultura italiana, Croce riprese in mano il libro e lo sottopose a una complessa revisione, per cancellarvi «le molte tracce d’inesperienza giovanile». Con amabile autoironia, annotò anche nei suoi taccuini che aveva l’intenzione di prepararne una nuova redazione meno scellerata della prima. Ciò che a Croce premeva mettere in evidenza, ora, riguardava innanzi tutto l’innervatura culturale delle singole epoche trattate: tale ottica lo obbligava ad abbandonare l’idea, ancora tinta di positivismo, che il teatro come tale offrisse «un unitario punto di vista storico». Il risultato fu un libro molto diverso, felice in altro modo, più lineare e immediatamente percepibile per quei lettori che rischiavano di perdersi nella selva di notizie della prima versione.