2 voll., cm. 19,5 x 12,5, pp. 380 + 366, copertina rigida con sovraccoperta, in ottime condizioni.
Curzio Rufo si propose di scrivere una narrazione amena e piacevole delle gesta di Alessandro Magno, di dare di lui un’immagine viva ed attraente, mettendo in luce soprattutto gli aspetti umani, le virtù civili e le doti militari del grande personaggio. In base alla concezione ellenistica della storia, egli vide in Alessandro Magno non tanto il creatore e il diffusore della civiltà ellenistica, quanto soprattutto l’eccezionale condottiero, coi suoi viaggi, le sue battaglie, le sue avventure.
La vita di Alessandro è tutta intessuta di episodi pittoreschi (come il taglio del nodo di Gordio e la visita al tempio di Giove Ammone, dopo una difficile marcia attraverso il deserto egiziano), o commoventi (come l’umano trattamento concesso alla madre e alla moglie di Dario), o di disumana crudeltà (come l’orribile supplizio inflitto a Beti dopo l’espugnazione di Gaza), oppure orridi (come la raccapricciante mutilazione dei soldati greci ad opera dei Persiani).