cm 33 x 23, pp. non numerate, 326 foto b/n, cartonato con sovraccoperta, in ottime condizioni.
Entrate in Cittavecchia dalla Portizza, lasciatevi alle spalle il decoro neoclassico e le imponenti facciate delle compagnie di assicurazione. Trascorrete qualche ora nella trama fitta e asimmetrica dei vicoli e delle androne. affacciatevi nelle botteghe modeste e scure. salite le rampe sgangherate di qualche casa di via delle Mura. strusciate i gomiti lungo i bastioni d’immondizie, cercate invano i numeri civici di via Sporcavilla. scherzate con i fantasmi di via dei Capitelli, calatevi nel «pozzo» di piazzetta Trauner. Emergete adesso dal bagno di decadenza e respirate una boccata di aria sull’erta di via Rota. sotto la casa alta che fu dei preti e di Bergagna e di Rossini, ripercorrete Caboro con i suoi orti, i suoi spazi, i suoi silenzi. Sostate sulla ripida piazzetta San Silvestro: o con alle spalle quella di san Cipriano prendete fiato per guadagnare la cattedrale e il castello. Una fatica e un’esaltazione, certo; ma non per la bellezza delle strade o degli edifici. Piuttosto la giusta misura tra voi e l’ambiente. una dimensione ritrovata, una risposta ad altri modelli. alle colate di cemento. agli alveari, agli annullamenti dell’individualità per spregio della collettività. Recupererete il senso della solidarietà, dell’accertamento dialettico dei problemi comuni, del ripristino di ognuno di voi in un ruolo da primattore. Il rione è il veicolo esemplare della comunicazione.