Caratteristiche e condizioni:
cm. 21 x 14, pp. 200, brossura, in ottime condizioni.
Contenuto:
Nel novembre del 1942, 52 carabinieri della 56ª Sezione Motorizzata partirono per il fronte russo. Solo uno di loro sopravvisse alla prigionia: il brigadiere Dante Carnevale. Dopo quattro anni nei lager sovietici, fu rimpatriato nel marzo del 1946. Per gli italiani prigionieri, l’incubo iniziò con una marcia estenuante verso le linee russe, durante la quale molti morirono di fame, freddo, malattie o furono falciati dalle mitragliatrici. Seguì un viaggio in treno verso i lager, stipati in vagoni blindati mai aperti per un mese intero, e infine la prigionia, caratterizzata da gravi sofferenze fisiche e psicologiche. Queste esperienze lasciarono cicatrici indelebili nei sopravvissuti, che sperarono in un intervento del governo italiano dopo la Liberazione, solo per rendersi conto di essere stati dimenticati. Al loro ritorno, anziché celebrazioni, i reduci trovarono proteste con bandiere rosse e una burocrazia militare che negava loro aiuti e riconoscimenti. Trentadue anni dopo, Dante Carnevale scrisse le sue memorie con tragico realismo, raccolte dal figlio insieme a documenti dell’epoca.