cm. 21 x 13,5, pp. 292, copertina rigida con sovraccoperta, in ottime condizioni.
Quando Simone de Beauvoir pubblicò nel 1949 Il secondo sesso, il movimento femminile organizzato non esisteva ancora.
Più tardi le massime teoriche dell’emancipazione delle donne hanno riconosciuto in tutta la sua profondità il valore di questo libro. La Mitchell, ad esempio, lo ha definito «il principale studio totalizzante sull’oppressione della donna».
Nel presente volume Renate Zahar ha raccolto i brani più significativi de Il secondo sesso, restituendone il nucleo teorico e il materiale analitico più direttamente collegati al dibattito in corso sul femminismo, e più funzionali alla sua crescita e al suo arricchimento. Nella scioltezza delle argomentazioni passano come testimoni figure d’ogni tempo, stagliate nel contesto sociale che le ha viste nascere; si susseguono le protagoniste dei romanzi a dimostrare le varie mentalità che le hanno create. A volte il saggio letterario si fa suggestiva indagine sociologica o antropologica dei miti sulla donna, in altre tocca con incensurata verità tutte le fasi della femminilità: dalla pubertà alla vecchiaia. Viene così liberata tutta la carica “politica” de Il secondo sesso, per promuovere una lettura non soltanto personale, ma collettiva e militante.
In appendice al volume compare l’intervista rilasciata da Sartre a Simone de Beauvoir nel 1975. In essa il padre dell’esistenzialismo non si stanca di ribadire il carattere specifico del movimento femminista: quella solidarietà tra donne – di ogni ceto e età – che fa della battaglia per l’emancipazione qualcosa di sostanzialmente diverso da qualsiasi altra lotta politica o di classe.