cm. 21 x 14,5, pp. 132, brossura, in ottime condizioni.
Gli scrittori triestini non sono abitualmente dei `letterati o dei letterati “puri” ed esercitano una loro professione. E il caso, per esempio, di Svevo, Saba, Slataper, Giani Stuparich, Quarantotti Gambini, Cecovini, Mattioni, ecc. Ed è anche il caso di Tullio De Carlo, già magistrato di alto livello, autore del libro di racconti, per lo più brevi e talora brevissimi, intitolato Oltre il nulla. Emerge da questi scritti, il cui motivo dominante è costituito dalla rappresentazione (o dalla rievocazione) di casi umani, di rapporti sociali, di episodi della vita di coppia, una concezione pessimistica dell’esistenza, dove soltanto raramente “il nulla” è interrotto da momenti di affetto, di serenità e di distensione e da indugi ironici e umoristici. Nel libro si fondono armoniosamente numerosi spunti e suggerimenti autobiografici, rielaborati dall’invenzione e dalla fantasia, e l’esperienza tecnico-giuridica dello scrittore; e pure nell’accennata fusione, oltreché nello stile limpido e sapiente, e talora elegante, si manifesta l’originalità dei racconti di De Carlo, che arricchiscono la letteratura triestina del nostro tempo e rivelano un narratore sorprendente e nuovo.