cm. 21 x 14, pp. 292, brossura, in ottime condizioni.
Il lavoro degli storici si è concentrato sino ad ora essenzialmente sugli aspetti sociali e politici del fascismo e, qualche volta, sul rapporto che lega questi due aspetti a quello istituzionale. Molti e importanti risultati sono stati conseguiti. Tutta una serie di problemi è rimasta tuttavia pressoché irrisolta. Ciò che è stato troppo trascurato è stato l’aspetto culturale (soprattutto in senso antropologico). È venuto così a mancare l’elemento veramente unificante di quegli aspetti, la loro cornice, che faceva di tanti uomini comuni dei fascisti. Realtà diverse, fenomeni diversi necessitano da parte degli storici che vogliono comprenderli di saper far ricorso anche a categorie culturali diverse dalle proprie. È su questa strada che bisogna procedere. Senza, per altro, essere tentati ancora una volta a trarre conclusioni interpretative definitive. Non crediamo si possa ancora andare oltre alcune ipotesi, molto probabilmente giuste, ma pur sempre da verificare in concreto. L’aspetto culturale del fascismo è un campo di studi ancora in larga misura vergine e non facile da studiare data la difficoltà oggettiva e soggettiva di individuarne le fonti, i documenti, i meccanismi interni.