cm. 20 x 13, pp. 364, brossura, in ottime condizioni.
Quando un nostro simile compie un’azione generosa e disinteressata, siamo subito pronti a lodare la natura umana. Di fronte alle stragi in Ruanda o in Kosovo, ci scandalizziamo per l’aspetto bestiale del comportamento dei nostri simili. Tuttavia egoismo e altruismo, curiosità e generosità fanno ugualmente parte del bagaglio della nostra specie – e delle specie a noi più simili. Come le scimmie, che condividono con noi quasi tutto il patrimonio genetico e molti comportamenti, dalla tendenza a formare comunità tribali all’incorreggibile curiosità.
Questa parentela può rivelare aspetti spiacevoli. Gli scimpanzé, per esempio, possono essere crudeli come noi e ci impressionano per la violenza e le rigide gerarchie di potere all’interno del branco. I bonobo, un’altra specie assai simile a noi, hanno atteggiamenti molto diversi, che sembrano incarnare le nostre migliori qualità: generosità, gentilezza, altruismo; per queste scimmie africane, inoltre, il sesso (che praticano in tutte le varianti) non è funzionale alla sola riproduzione, ma è praticato per il piacere che dà e perché rafforza i vincoli sociali.
Scimpanzé e bonobo, i nostri due “cugini genetici”, offrono modelli che aiutano a capire i nostri comportamenti e la loro evoluzione. Perché nella nostra eredità biologica sono radicati tanto l’aggressività e la difesa del territorio quanto il desiderio di equità e di moralità.