cm. 22 x 13,5, pp. 238, brossura, dedica a penna alla sguardia, in ottime condizioni.
Coerentemente con il costante perseguimento della concretezza narrativa e rappresentativa e con l’accennata preminenza dei fatti sugli stati d’animo, il linguaggio del libro è improntato a un accento simpaticamente e icasticamente realistico: e si capisce inoltre che in un simile linguaggio siano frequenti i termini dialettali triestini e istriani i quali giovano a intensificare il colore locale e il senso del tempo e ribadiscono il significato essenziale del romanzo, felicissima rievocazione di un piccolo mondo di frontiera, mistilingue, a metà strada dopo il 1918, fra l’Italia e la Jugoslavia. Indubbiamente senza Gli Jurcev ex A.U. di Nino Di Giacomo un simile mondo, per tante ragioni interessante, sarebbe rimasto inespresso e una componente importante di quel travaglio etnico-politico ond’è nata la Trieste moderna e contemporanea non avrebbe trovato il suo umano e cordiale narratore .