cm. 29,5 x 21, pp. 546, brossura, in ottime condizioni.
Dopo il ponderoso volume, che tanto successo ha riscosso, dedicato a “El balòn fiuman quando su la Tore era l’aquila” Luca Dibenedetto è risalito lungo la penisola istriana e ha voluto ricordare la storia calcistica dell’Ampelea di Isola d’Istria. Si parla in entrambi i volumi di un calcio giocato a regola d’arte e di un risultato sino all’ultimo suscettibile di varianti, un calcio che molti fiumani ed isolani ricordano ancora con nostalgia perché rappresenta un tassello del mosaico della loro vita. “La favola dell’Ampelea” è stato presentato a Trieste in due sedi diverse: una prettamente sportiva nella sede del CONI regionale, l’altra riservata ad un pubblico istriano e isolano in particolare nella sede delle Comunità Istriane. In entrambe le sale la partecipazione è stata altissima e molti sono stati gli interlocutori intervenuti. Lo stesso è accaduto a Isola, nel salone della “Dante Alighieri”, dove un pubblico numeroso ed attento ha seguito la presentazione dell’opera. L’Autore può essere giustamente soddisfatto, avvertendo che le motivazioni che lo hanno spinto ad intraprendere un così laborioso percorso sono state recepite ed apprezzate. Scorrendo le pagine del volume troviamo all’inizio un excursus attraverso i secoli: Isola ieri ed oggi, a firma della dottoressa Marianna Deganutti (istriana per parte di madre), che brevemente ma sapientemente traccia la storia della cittadina soffermandosi sulla nascita ed evoluzione della società Ampelea, che con il suo Dopolavoro avoca a sé le eredità sportive dell’ “Edera” e della “Virtus Isola”, raccogliendo la bandiera del calcio isolano sotto il proprio nome: “Dopolavoro Isola” prima e successivamente “Dopolavoro Aziendale Ampelea Conservifici S.A.