cm. 21,5 x 15,5, pp. 182, brossura, firma di appartenenza, in buone condizioni.
Dinanzi alla manovra più abietta e alla più sfacciata provocazione ordite dal fascismo per mascherare e giustificare il suo odio e la sua violenza contro la classe operaia, Giorgio Dimitrov compi il miracolo di rovesciare le parti: da accusato divenne accusatore; dal banco degli imputati, con implacabile requisitoria, inchiodò il fascismo tedesco alle sue terribili responsabilità storiche.
Il processo di Lipsia fu il crollo delle mistificazioni, la provocazione messa a nudo, la flagrante calunnia smascherata, un colpo formidabile assestato al fascismo dominante; il trionfo della verità, la “negazione della negazione”.
Da allora Dimitrov è divenuto “l’eroe di Lipsia”.